lunedì 11 ottobre 2010

Rassegna stampa

- Troupe televisiva di Roma Uno inviata il 14 Marzo 2011, documentando il problema, con intervento di Luciano Giustini (qui il video su Youtube), grazie al gentile interessamento dell'inviato Leo Marrani.


- Trasmissione tv di Roma Uno con intervento in diretta dell'ing. Luciano Giustini (coordinatore del comitato) nel Giugno 2010 



- Colloquio col presidente del Consiglio del Municipio 18 (Benedetti) che è a conoscenza.
 

- Intervento in tv del presidente del Municipio 16 (Bellini) che è a conoscenza, ed è stato interpellato in trasmissione (Roma Uno), chiamando però sul problema il Comune di Roma. Le sollecitazioni inviate all'assessore Ghera saranno arrivate...?

- Due articoli pubblicati su Il Messaggero dall'ottobre 2008.



- Articolo della rivista Quattroruote, dicembre 2004


Per un marciapiede e un rondò
Quattroruote, Dicembre 2004
Di Marco Cassiano 

Come spesso succede, in città le nostre due anime di automobilisti e di pedoni faticano a convivere. Lo dimostra il caso che ci segnala un nostro lettore, Luciano Giustini, nell'area intorno a Villa Pamphili, che va da via di Torre Rossa fino a via Vitellia, lungo l'Aurelia Antica (qualche errore, NdA). In questa zona convivono interessi contrastanti che rendono la vita difficile a tutti gli utenti. (...) Dall'altro ci sono i residenti che chiedono, giustamente, non solo la possibilità di parcheggiare senza creare intralcio al traffico ma anche sicurezza nel momento in cui diventano pedoni. Infatti, la mancanza di marciapiede lungo Via Aurelia Antica, via Cardinal Pacca (tratto finale), rende queste zone estremamente insicure. In questo tratto di via Aurelia Antica le automobili parcheggiano su entrambi i lati della strada e, per la mancanza di marciapiedi, costringono coloro che transitano, tra cui bambini e mamme col passeggino che vanno al parco, a camminare in mezzo alla strada. Le auto, poi, qui spesso sopraggiungono a velocità sostenuta, perché la via è a senso unico, senza incroci e senza negozi. Le conseguenze sono facilmente immaginabili: il pericolo è continuo, ma nessuno sembra fare niente. (...)

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